Le magliette taroccate si vendono soprattutto online

Ogni anno i siti di e-commerce sospetti attirano 56 milioni di visite e vendono più di un milione di capi contraffatti di abbigliamento sportivo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-02-2011]

MarkMonitor abbigliamento sportivo contraffatto

MarkMonitor, società che opera nell'ambito della protezione dei marchi, ha pubblicato un'edizione speciale del Brandjacking Index, secondo il quale i contraffattori di capi di abbigliamento sportivo che operano online attirano almeno 56 milioni di visite e vendono circa 1,2 milioni di magliette ogni anno.

È stato analizzato l'andamento di cinque dei principali marchi sportivi durante il quarto trimestre del 2010 e all'interno di canali di promozione e distribuzione online, inclusi rivenditori business-to-business (B2B) di merci all'ingrosso e siti business-to-consumer (B2C), compresi siti e-commerce.

Inoltre ha preso in considerazione circa 300 combinazioni di parole chiave coperte dal marchio che innescano inserzioni di ricerca a pagamento nei principali motori di ricerca.

Lo studio ha identificato più di 1.300 siti di e-commerce che vendono magliette di origine discutibile con uno o più marchi compresi nello studio. I siti attirano più di 56 milioni di visite l'anno e vendono, si stima, 800.000 articoli l'anno. La grande maggioranza di questi siti era collegata a soggetti registranti o società di registrazione di domini cinesi.

MarkMonitor ha evidenziato anche più di 4.000 individui, fornitori non autorizzati che offrono merci contraffatte su siti di compravendita B2B. Questa catena di fornitura comprende fornitori con sede soprattutto in Asia e che si stima vendano 300.000 magliette l'anno.

Oltre alla loro abilità distributiva, questi truffatori dimostrano un alto livello di sofisticazione nel promuovere i loro siti e nell'attirare traffico. Nel corso dello studio, abbiamo esaminato circa 480.000 inserzioni di ricerca a pagamento, innescate da più di 280 combinazioni di parole chiave e scoperto che circa il 28% di queste inserzioni promuovevano merci sospette, attirando circa 11 milioni di visite l'anno.

In pratica i contraffattori fanno concorrenza agli inserzionisti legittimi per promuovere le loro merci, facendo lievitare i prezzi e offrendo di più degli inserzionisti legittimi per conquistare posizioni privilegiate.

Di conseguenza, gli inserzionisti legittimi devono pagare di più per le loro parole chiave di ricerca coperte dal marchio e fare concorrenza ai contraffattori per il traffico che cerca i loro marchi.

Secondo Jerome Sicard, Direttore Regionale di MarkMonitor per l'Europa Meridionale, "I truffatori online vedono una straordinaria opportunità nella passione e nella lealtà di milioni di tifosi, approfittando sia dei marchi che dei fan online".

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

Grazie Leggi tutto
3-3-2011 09:41

questo è un pensiero coerente... Leggi tutto
19-2-2011 13:38

Che il "firmato" (in qualsiasi contesto merceologico, dal vestito al profumo alla tecnologia consumer..) abbia un costo di vendita legato al marketing della griffe in quanto tale è assodato Che tale prezzo sia assurdo lo è altrettanto Che in particolare il made in italy usi molto il giochino di produrre all'estero e poi far... Leggi tutto
19-2-2011 13:33

bah.... è inutile fare tanti discorsi e ricerche sul mercato delle contraffazioni e di come i capi contraffatti vengono venduti o promossi: se le suddette "grandi marche" praticassero prezzi sensati, la maggior parte della gente non ripiegherebbe sulle contraffazioni... non è possibile chiedere 35 euro per una Tshirt, tanto per... Leggi tutto
16-2-2011 10:23

Un Rolex taroccato si vende sui 10-15 € ed è nel suo genere una piccola meraviglia; si distingue dall'originale solo per il peso. Evidentemente hanno risparmiato sulla robustazza, ma la meccanica è impeccabile visto che spacca il secondo per mesi. E taroccare una meccanica di precisione non è uno scherzo e al costo di produzione... Leggi tutto
16-2-2011 08:07

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Chi di questi 10 non ha meritato il premio Nobel per la Pace?
Elihu Root, segretario di Stato USA, vincitore nel 1912, indagato per la repressione degli indipendentisti filippini.
Aristide Briand, politico francese, vincitore nel 1926, nonostante molti sostengano che gli accordi da lui voluti abbiano portato la Germania a tentare la successiva espansione verso est.
Frank Kellogg, vincitore nel 1929: la sua idea per evitare le guerre fu sconfessata di lì a breve dalla politica tedesca.
Carl von Ossietzky, giornalista tedesco, vincitore nel 1935 per aver rivelato la politica tedesca di riarmo in violazione dei trattati. Meritava il premio, ma la tempistica fu pessima: venne deportato in un campo di concentramento.
Nessuno: nel 1948 il premio non venne assegnato. Sarebbe potuto andare a Mohandas Ghandi, ma era stato assassinato e il Comitato non permise che il premio fosse assegnato alla memoria.
Henry Kissinger e Le Duc Tho, vincitori nel 1973 per aver negoziato il ritiro delle truppe USA dal Vietnam. Il primo però approvò il bombardamento contro la Cambogia; il secondo rifiutò il premio.
Yasser Arafat, Shimon Peres e Yitzakh Rabin, vincitori nel 1994, sebbene gli accordi di Oslo abbiano avuto effetti molto brevi.
Kofi Annan e le Nazioni Unite, vincitori nel 2001, investigato nel 2004 per il coinvolgimento del figlio in un caso di pagamenti illegali nel programma Oil for Food.
Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

Mostra i risultati (2046 voti)
Maggio 2024
Chatbot, fallimenti a ripetizione
Imparare l'hacking
Il passaporto elettronico si farà alle Poste, anche nei comuni più grandi
Google infila la IA dappertutto
Il reddito universale di base secondo OpenAI
Windows 11 24H2 cripta tutti i drive all'insaputa dell'utente
L'app per snellire Windows 11 rimuove anche la pubblicità
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
La fine del mondo, di silicio
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 2 giugno


web metrics