Produttività e accessibilità

Storie positive di intelligenza artificiale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2023]

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Storie positive di intelligenza artificiale

Google ha presentato pochi giorni fa uno studio sull'impatto economico dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. È dedicato al Regno Unito, ma contiene alcuni princìpi applicabili a qualunque economia di dimensioni analoghe.

  • Il primo principio è che l'uso dell'intelligenza artificiale può far risparmiare oltre 100 ore di lavoro ogni anno al lavoratore medio, e questo costituirebbe il maggior aumento di produttività da quando fu introdotta la ricerca in Google.

  • Il secondo principio è che l'intelligenza artificiale può far risparmiare a medici e docenti oltre 700.000 ore l'anno di tedioso lavoro amministrativo in un'economia come quella britannica. Anche cose a prima vista banali, come la composizione di una dettagliata mail di richiesta di rimborso, portano via tempo e risorse mentali, se bisogna farle tante volte al giorno, e strumenti come Workspace Labs di Google permettono di offrire assistenza in questi compiti.
  • Il terzo principio, forse il più significativo, è che questa tecnologia, se usata in forma assistiva, permetterebbe a oltre un milione di persone con disabilità di lavorare, di riconquistare la propria indipendenza e di restare connesse al mondo che le circonda.

L'intelligenza artificiale consente anche di analizzare ed elaborare enormi quantità di dati riguardanti la protezione dell'ambiente, che sarebbero altrimenti impossibili da acquisire e gestire. L'azienda britannica Greyparrot, per esempio, usa l'intelligenza artificiale per riconoscere in tempo reale i tipi di rifiuti conferiti in una cinquantina di siti di riciclaggio sparsi in tutta Europa, tracciando circa 32 miliardi di oggetti e usando questi dati per permettere alle pubbliche amministrazioni di sapere quali rifiuti sono più problematici e consentire alle aziende di migliorare l'impatto ambientale delle proprie confezioni.

Passando a esempi più frivoli ma comunque utili a modo loro, l'intelligenza artificiale è uno strumento potente, e anche divertente, contro la piaga delle telefonate indesiderate di telemarketing e dei truffatori. La Jolly Roger Telephone Company è una piccola ditta californiana che permette ai suoi utenti di rispondere automaticamente a queste chiamate con voci sintetiche, pilotate da ChatGPT [CLIP in sottofondo: chiamata fra truffatore che crede di parlare con una persona anziana con difficoltà di attenzione e paranoia e per un quarto d'ora cerca di farsi dare i dati della sua carta di credito]. Tengono impegnati i televenditori e gli imbroglioni con conversazioni molto realistiche e basate sul contesto, rispondendo a tono ma senza mai dare informazioni personali.

Per un paio di dollari al mese, argomenta il creatore del servizio, Roger Anderson, si può impedire a questi scocciatori di importunare altre persone e colpire nel portafogli i criminali che tentano truffe e le aziende che fanno telemarketing spietato, e come bonus si ottengono registrazioni esilaranti delle chiamate, che rivelano chiaramente che spesso chi chiama crede di parlare con una persona vulnerabile e la tratta come un pollo da spennare senza pietà. Lo so, prima o poi anche chi fa truffe e vendite telefoniche si armerà di queste voci sintetiche, e a quel punto il cerchio si chiuderà.

Google, invece, ha presentato la funzione Try On, che permette a una persona di provare virtualmente un capo di vestiario visto online: parte da una singola immagine del capo e la manipola con un modello basato sull'intelligenza artificiale per applicarla a un corpo virtuale simile a quello dell'utente, mostrando fedelmente come l'indumento cade, si piega e aderisce al corpo. In questo modo permette di ridurre i dubbi e le incertezze tipiche di quando si compra vestiario online.

L'intelligenza artificiale, insomma, è utile quando non viene usata come sostituto delle persone, ma lavora come assistente di quelle persone per potenziarle, e va adoperata in modo consapevole, senza considerarla una divinità infallibile alla quale prostrarsi, come propongono per esempio -- non si sa quanto seriamente -- gli artisti del collettivo Theta Noir o vari altri gruppi di tecnomisticismo online.

Ma misticismi salvifici a parte, c'è un problema molto concreto che mina alla base tutte queste promesse dell'intelligenza artificiale.

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La spada di Damocle

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

{purissimo}
A parte Elon Musk che è una vera primadonna che ha bisogno continuamente di un palcoscenico per esibirsi, il problema è effettivamente bello grosso. Lo è, almeno, per i sistemi che usano il LLM. Ma ormai Google, Microsoft ('Open' AI), e IBM, ecc., hanno già fatto tutto il fattibile e sicuramente... Leggi tutto
24-10-2023 14:13

Comunque l'idea di utilizzare l'intelligenza artificiale per simulare una persona che risponde al telefono, mi pare una idea cosi comica che bisogna farci sicuramente delle SIT-COM. Per adesso truffatori e venditori spietati che cercano di raggirare le persone passerebbero anni della loro vita appresso a queste finto realistiche pseudo... Leggi tutto
8-9-2023 13:35

Certo. Ma la qualita' delle traduzioni, fino ad oggi, lasciava alquanto a desiderare. Idem per gli assistenti. . Leggi tutto
7-9-2023 09:19

{Paolo Attivissimo}
All'utente anonimo che chiede di Dragon eccetera: sono l'autore dell'articolo e uso Dragon da anni. Non è in grado di fare riconoscimento di voci multiple e di inserire automaticamente punteggiatura. Whisper sì.
6-9-2023 23:58

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