Chi cerca trova? Non su Internet

Dagli inizi di Internet a oggi vi sono stati indubbiamente alcuni progressi: per esempio, non si paga più l'abbonamento, la velocità media è aumentata, e via dicendo. Ma sono più i passi indietro di quelli in avanti: a una solo apparente gratuità (rimangono comunque computer, bollette elettriche e telefoniche da pagare, e il nostro tempo) si accompagna una sostanziale inutilità che si risolve, se non proprio in una truffa, per lo meno in una beffa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-07-2001]

La pubblicità spinge a comprare computer e collegarsi a Internet con la duplice bugia che vi si trova tutto, basta imparare a cercare. Io non riuscivo a trovare quasi nulla: incapacità mia o pubblicità ingannevole? Ho fatto una verifica scientifica, rivolgendomi ai fornitori di informazione.

La Biblioteca del Congresso è sì collegata a Internet, ma online c'è solo il catalogo con i nomi dei libri, non i 17 milioni di libri. Idem per i 700.000 libri della Palatina di Parma. Degli Archivi di Stato e del Comune di Parma, neanche un byte è online. Della Gazzetta di Parma ci sono alcuni articoli degli ultimi 14 giorni, i 270 anni precedenti mancano. All'URP del Comune mi hanno detto che delle delibere comunali e dei verbali del Consiglio comunale, neanche un byte è ancora online. Anagrafe e catasto sono poi segreti di Stato, se una cugina si sposa e cambia cognome per trovarla ci vuole Tom Ponzi, e provate a trovare online la piantina catastale del Vostro appartamento, o la Vostra genealogia: migliaia di siti genealogici, con offerte di libri e ricerche a pagamento, ma provate a cercare la data di nascita di Vostra bisnonna, e quando la trovate ne riparliamo.

In sintesi, le informazioni disponibili su Internet (poche o molte che possano sembrare) sono solo una infinitesima parte di quelle che dovrebbero esserci. E queste poche informazioni sono suddivise in tantissimi siti, dei quali neanche esiste un elenco, e migliaia di motori di ricerca servono a poco perché si basano su indicizzazioni molto incomplete. I metamotori non migliorano tanto le cose perché rimane il difetto di fondo della indicizzazione incompleta. I repertori invece, essendo fatti da esseri umani, coprono una piccola parte del Web e la classificazione è inevitabilemente soggettiva.

I servizi con esperti umani sono poi uno strazio, se non altro perché non si può inviare una domanda a tutti contemporaneamente a mò di circolare, come in un Newsgroup, ma a un esperto alla volta; e i loro curriculum servono a poco, perché anche se Tizio ha usato la posta elettronica per anni non è detto che abbia imparato a risolvere un certo problema che ho io. Nell'Aprile 2000 cominciai a cercare dove poter fare campeggio libero, e in Novembre smisi di chiedere!

Se consideriamo poi i servizi (per cercare un lavoro, una casa o un'anima gemella) anche qui troviamo che su Internet compare solo una minima parte del materiale esistente, frammentato tra innumerevoli siti, e le modalità di accesso sembrano fatte apposta per far sprecare tempo e salire la bolletta. Ad esempio, per la ricerca di lavoro già quattro anni fa in Italia c'erano 4000 siti (oggi molti di più), e non hanno nemmeno predisposto la possibilità di inviare lo stesso file con dati personali e curriculum vitae a tutti, con indirizzamento multiplo: bisogna compilare dei form, uno per uno, roba da passare anni davanti al terminale.

Perché Internet possa essere di una qualche utilità pratica, più che escogitare stranezze e curiosità, si dovrebbe riversare online quell'enorme quantità di materiale informativo che ancora vi manca, e farne una indicizzazione completa, da aggiornare in continuazione. Non milioni di siti dove non si trova nulla, ma un sito dove si trovi davvero tutto!

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