Altre 19.000 carte di credito nella cache di Google

Le autorità avevano chiuso il sito di truffatori che ospitava i dati, ma non avevano fatto i conti con l'efficienza dei Google.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-03-2009]

Google cache 19.000 carte di credito britanniche

È successo ancora: i dati relativi a 19.000 carte di credito britanniche (Visa, Mastercard e American Express) sono finiti nel Web e diventati facilmente rintracciabili grazie alla cache di Google.

Stavolta la colpa non è di un servizio di pagamento poco attento alla sicurezza ma di un sito gestito da truffatori: all'inizio dell'anno conteneva - pubblicamente visibili - i numeri delle carte e le identità dei clienti ma è stato chiuso dalle autorità a febbraio.

Il Googlebot, però, a quel punto era già passato: quando Google si è accorta del problema ha avvisato le autorità del Regno Unito, permettendo un blocco tempestivo di quasi tutte le carte di credito. La lista, tuttavia, è rimasta visibile fino a pochi giorni fa.

La parte più seccante della vicenda è la mancanza di chiarezza: i titolari delle carte non sono stati subito informati di quanto successo, come invece sarebbe dovere delle compagnie che emettono carte di credito.

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Commenti all'articolo (1)

Un retorico quesito: colpa di Google che -si sa- tutto indicizza oppure colpa di chi indaga e fa chiudere ma non conosce evidentemente certi funzionamenti della rete? questo purtroppo è un atteggiamento troppo spesso comune..nascondere a oltranza fino a quando si può Non capendo che il Cliente è il bene primario dell'azienda. Leggi tutto
30-3-2009 15:57

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